BILANCIO Patrimonio: 602 unità immobiliari e 11,4 miliardi di euro gestiti. l’Assessore ha presentato i progetti realizzati ed avviati con la Ripartizione Amministrazione del Patrimonio. Bessone: “L’attività spazia dalla gestione, manutenzione e valorizzazione del patrimonio immobiliare a progetti per la sicurezza e la sostenibilità”.
La Provincia gestisce un patrimonio di 602 unità immobiliari, tra cui soprattutto edifici scolastici, convitti e studentati, ma anche uffici dell’amministrazione centrale, laboratori, rifugi, edifici facenti parte di aziende specializzate (servizio stradale, forestali, agricoltura) e immobili adibiti a funzioni istituzionali. Oggi (24 luglio) l’Assessore provinciale al Patrimonio, Massimo Bessone, in vista della conclusione dell’attuale legislatura, ha illustrato i progetti realizzati ed avviati con la Ripartizione Amministrazione del Patrimonio. “Nei cinque anni del mio mandato siamo intervenuti su diversi edifici provinciale, risanandoli o adeguandoli alle normative di sicurezza o antincendio, valorizzando al contempo il patrimonio immobiliare, ed abbiamo provveduto alla manutenzione ordinaria e straordinaria. Inoltre abbiamo adottato nuove misure per ottimizzare i consumi energetici degli edifici provinciali e ridurre le emissioni di C02 in atmosfera”, fa presente l’Assessore.
Gestione ottimale del patrimonio immobiliare provinciale
È stato predisposto un maxi bando per la manutenzione del patrimonio dell’Amministrazione provinciale da 40 milioni con 3 anni di contratto ed ulteriori 3 anni di opzione. “In questo modo tutti gli interventi di manutenzione verranno notevolmente accelerati e semplificati, in quanto l’Amministrazione avrà rapporti contrattuali per tutti gli interventi di manutenzione con i soli aggiudicatari dei singoli lotti, così da poter intervenire immediatamente e più efficientemente, evitando di dover indire procedure di affidamento per ogni singolo intervento”, spiega l’Assessore Bessone. La firma del contratto è prevista per l’estate 2024.
Progetto con Fondi europei per il risanamento energetico degli edifici provinciali
L’Assessore Bessone ha siglato un contratto per il risanamento energetico di 27 edifici provinciali, con un finanziamento dal fondo EEF di circa 56 milioni di euro ed un risparmio di CO2 stimato in circa 44 mila tonnellate nel periodo considerato. Il progetto di riqualificazione energetica serve a risanare soprattutto scuole e consiste nella sistemazione di tetti, facciate, finestre, illuminazione e sistemi di riscaldamento, seguendo gli obiettivi dell’Unione Europea per un mercato dell’energia sostenibile e la protezione del clima. È stata pubblicata sul portale provinciale dei bandi pubblici una procedura di consultazione preliminare di mercato, per conoscere e raccogliere proposte da parte degli operatori del settore ovvero di ingegneri e architetti, che hanno interesse a concorrere per il bando. “Lo sviluppo sostenibile e la tutela dell’ambiente sono una sfida, ma altrettanto una grande opportunità. Con i nostri progetti andremo a ridurre le emissioni di CO2, contribuendo attivamente a tutelare il nostro ambiente, con la prospettiva per le future generazioni di una qualità di vita migliore”, dichiara l’Assessore Bessone. La gara per l’assegnazione dei lavori sta per essere bandita.
Rifugi, importanti punti di appoggio per la sicurezza in montagna
Sono 27 i rifugi alpini sono passati dallo Stato in proprietà alla Provincia e per i quali la Commissione paritetica, appositamente istituzionalizzata ed costituita, ha individuato 3 priorità di intervento per ristrutturali e per metterli in sicurezza secondo criteri tecnici. La Commissione è diretta dalla Ripartizione Amministrazione del Patrimonio e ne fanno parte anche rappresentanti del CAI e dell’AVS nonchè l‘Uffico Geologia e prove materiali della Ripartizione Edilizia pubblica e servizio tecnico. “I rifugi sono il biglietto da visita dell’Alto Adige sono luoghi di appoggio per escursionisti e scalatori, ma anche punti di riferimento per il soccorso alpino. Offrono pertanto un servizio pubblico importante. La maggior parte dei nostri rifugi si trovano in altitudini e lavorare in quota è difficile ed impegnativo. I lavori sono condizionati da fattori meteorologici imprevedibili ed estremamente variabili Le imprese e gli operai che lavorano per i nostri progetti di risanamento, ristrutturazione dei rifugi lo fanno con passione, per l’amore per il proprio territorio, “ afferma l’Assessore Bessone.
Per alcuni dei 26 rifugi è stata prevista una ristrutturazione completa, attraverso una demo-ricostruzione o risanamento. I progetti di risanamento vengono realizzati dalla Ripartizione Edilizia pubblica e servizio tecnico e dalla Ripartizione Amministrazione del Patrimonio, entrambe facenti capo all’Assessore Bessone.
Il Rifugio Gino Biasi al Bicchiere in Val Ridanna, il rifugio più alto dell’Alto Adige a 3.200 metri di quota, è stato risanato ed inaugurato in agosto 2022. È stato rinnovato l’involucro esterno dell’edificio, sono state rifatte le facciate in scandole di larice, rinnovata la copertura e rifatti gli infissi. All’interno è stata ampliata la “Stube” e la terrazza. Gli adeguamenti hanno interessato l’intera alimentazione elettrica, l’impianto fotovoltaico, l’impianto termoidraulico, l’antiincendio, l’impianto per l’approvvigionamento e trattamento dell’acqua del ghiacciaio. È stato pure installato un impianto per lo smaltimento delle acque reflue.
Il rifugio Rifugio Petrarca in Moso in Passiria era stato distrutto da una valanga e sono state realizzate delle strutture di accoglienza provvisorie. Il rifugio è stato completamente ricostruito e di inaugurato nel 2022. La realizzazione dell’opera è stata particolarmente complessa per l’ubicazione del rifugio a ca. 3000 m s.l.m.. I lavori erano condizionati da fattori meteorologici estremamente variabili, il trasporto di materiale in quota difficoltoso logisticamente, non essendo sempre stato possibile l’uso dell’elicottero. Di recente è stato inaugurato il rifugio Nino Corsi in Val Martello. Fanno parte dei rifugi di prima priorità il Rifugio Cima Libera e il Rifugio Vedretta Pedente, attualmente in fase di cantiere. È stata firmata la convenzione per regolarizzare la situazione patrimoniale del Rifugio Europa, per la realizzazione del nuovo rifugio sul confine per rafforzare la collaborazione transfrontaliera nell‘ambito Euregio.
È stato premiato il progetto del rinnovato rifugio Ponte di Ghiaccio, situato a 2.545 m di altezza nel mezzo delle Alpi Aurine. Il prestigioso riconoscimento internazionale di architettura e design germanico ICONIC AWARD 2019 è motivo di soddisfazione. “Sosteniamo sempre l’aspetto qualitativo in edilizia e promoviamo un’architettura innovativa e di elevata qualità nelle costruzioni per i cittadini”, dichiara l’assessore.
Anche il progetto del nuovo rifugio Sasso Nero, situato a 3.026 m s.l.m. nel cuore delle Alpi Aurine, ha vinto nell’ambito dell’ XI edizione del premio internazionale alla committenza Dedalo Minosse un premio speciale.
Misure su vari fronti per ridurre il consumo energetico degli edifici provinciali
In collaborazione con l’Agenzia per l’Ambiente è stato esteso l’allacciamento alla rete di teleriscaldamento di vari edifici provinciali o di gestione provinciale. “Questo collegamento permette di ridurre le emissioni in atmosfera di CO2 di ca. l’87% rispetto alla situazione precedente con un risparmio annuo di 4.000 tonnellate, in quanto sono state sostituite le caldaie a gas tradizionale e a condensazione. In tal modo diamo un contributo importante verso il raggiungimento della neutralità climatica dell’Amministrazione provinciale”, spiega l’Assessore.
Di recente è stato pubblicato l’Energy Report 2022, che consiste in un’analisi completa dei consumi relativi al patrimonio immobiliare della Provincia (scuole superiori, uffici, cantieri stradali, tunnel, impianti sportivi ecc.) ed evidenzia risparmi nella riduzione del consumo energetico. Il rapporto contiene anche un’analisi dettagliata dei dati di consumo e dei costi associati a diversi combustibili come gas naturale, olio di riscaldamento, biomassa ed elettricità. Obiettivo l’implementazione di misure volte all’efficienza energetica e alla continua riduzione del consumo energetico.
“Nel 2022 abbiamo adottato misure straordinarie per ridurre il consumo energetico negli edifici durante l’inverno. Grazie a questo intervento siamo riusciti a ridurre il consumo del 30%”, spiega l’Assessore. Gli interventi adottati sono la riduzione degli orari di accensione del riscaldamento, l’abbassamento delle temperature, la taratura degli impianti di riscaldamento e la diffusione di una circolare con una serie di raccomandazioni per i gestori degli edifici. Notevoli sono stati anche gli sforzi per migliorare l’efficienza energetica (adozione di moderne illuminazioni a LED e sistemi di controllo avanzati) con riduzione significativa del consumo di elettricità.
Più sicurezza per i cittadini
“Abbiamo adottato diverse misure contro il degrado, atte a garantire più sicurezza ai cittadini, ai dipendenti provinciali e, soprattutto, alle donne” ha sottolineato l’Assessore Bessone. In Piazza Magnago è stato attivato un servizio di vigilanza contro il degrado e gli atti vandalici. Il servizio è stato esteso in prova anche per l’edificio pubblico «Plaza».
È stato istituito dalla Provincia e presieduto dalla Ripartizione Amministrazione del Patrimonio un Gruppo di lavoro tecnico che ha elaborato il progetto di riqualificazione del Parco dei Cappuccini, contro il degrado e per il recupero di spazi importanti per il quartiere, i cittadini e per la città di Bolzano. È pronto il progetto definitivo. Il Comune recentemente ha finalmente approvato il piano di attuazione della zona di riferimento. “Ora stiamo predisponendo la gara per la progettazione esecutiva. Contiamo di iniziare i lavori in estate 2024. Il finanziamento di 1,34 milioni di euro è già stanziato”, spiega l’Assessore Bessone.
Collaborazione con la Giustizia
La Provincia si assumerà anche la manutenzione straordinaria del Palazzo di Giustizia. “Stiamo definendo gli ultimi dettagli di una specifica convenzione con la Regione, con l’obiettivo di coordinare meglio le attività di manutenzione, per garantire una gestione più efficace ed efficiente del palazzo di Giustizia e un miglior monitoraggio degli interventi. La manutenzione e valorizzazione dei nostri edifici pubblici è fondamentale, soprattutto del Palazzo di Giustizia che ha un valore stimato di 40 milioni di euro. È il nostro impegno offrire ai cittadini ed i magistrati e avvocati, che svolgono il loro lavoro all’interno del Tribunale, un ambiente adeguato e maggiormente fruibile”, sottolinea Bessone.
È stato elaborato un programma per i lavori di ristrutturazione del Palazzo di Giustizia per oltre 10 milioni di euro. In accordo con la Procura generale della Repubblica è stato realizzato il primo lotto dei lavori, che ha interessato l’ingresso del Tribunale. Prima all’ingresso veniva effettuato solo il controllo del contenuto di borse tramite un metal detector. “Ora con i nuovi macchinari altamente tecnologici installati, tra i quali una macchina a raggi X, riusciamo ad effettuare anche un controllo mirato ed immediato a chi entra nell’edificio, monitorando meglio il flusso di persone all’entrata e all’uscita e così garantendo più sicurezza ai cittadini ed ai magistrati e avvocati, che svolgono il loro lavoro all’interno del Tribunale”, spiega Bessone.
Valorizzazione del patrimonio storico culturale
La Provincia rileva il 60% delle quote per poter realizzare un progetto di riqualificazione dell’Ipprodromo, che è un impianto sportivo di notevole livello, sia per la sua tradizione storica legata alle corse dei cavalli purosangue e al suo Gran Premio sia per il suo valore architettonico. “Puntiamo a valorizzare questo patrimonio ed a sviluppare l’ippodromo di Merano come centro di riferimento a livello europeo per le competizioni ippiche, ma anche per il tempo libero e addirittura la ricerca”, così Bessone.
Con il termine del 1° lotto d’interventi e l’assegnazione del 2° lotto continua il progetto di risanamento e la riqualificazione funzionale di Castel Velturno. Il castello rappresenta un patrimonio culturale, anche adibito a museo, che testimonia la storia della nostra terra. È importante salvaguardarne l’integrità. Fu di proprietà dei principi vescovi di Bressanone. “Il nostro impegno è quello di salvaguardare e valorizzare al meglio il patrimonio storico-culturale dell’Alto Adige rendendolo accessibile al pubblico e attraente per molti visitatori e turisti. Inoltre, nel giardino del castello le associazioni culturali potranno organizzare vari eventi,” conclude Bessone.