Bressanone ed Alto Adige, giustificata la paura dell’uomo nero?
In questi giorni anche nella tranquilla Bressanone, sull’onda di una Bolzano sempre più teatro di scippi e pestaggi, si sono verificati episodi molto spiacevoli.
Da qualche tempo, benché se ne parli poco, si verificano eventi nei quali l’insistenza nel chiedere l’elemosina eccede con contatti fisici anche molesti soprattutto verso donne ed anziani, come se il dare denaro, da parte degli autoctoni, fosse quasi un dovere. In altre occasioni invece, a preoccupare gli anziani non sono gli accattoni, ma veri e propri delinquenti che commettono furti e scippi. Purtroppo, è inutile girarci tanto intorno, i reati vengono commessi nella stragrande maggioranza da cittadini stranieri.
Sgombriamo il campo da ogni dubbio, le persone non vanno giudicate dal colore della pelle o dalla loro provenienza ed i delinquenti li abbiamo sempre avuti anche in Italia ed in Alto Adige.
Detto questo, un po’ perché è la verità, un po’ per anticipare le critiche dei soliti buonisti, va da se che se faccio arrivare tanta gente, che non scappa da nessuna guerra, ma comunque persone senza nulla da perdere e le abbandoniamo senza dar loro un futuro o delle certezze, sappiamo bene che le ritroveremo presto a delinquere. Non aspettiamoci dunque tanto entusiasmo nei brissinesi per l’arrivo di ulteriori sessanta migranti, sapendo che poi ne arriveranno altri ed altri ancora, in base alla politica suicida del nostro governo che non ferma gli sbarchi e che impone alle realtà locali, anche sotto ricatto, di riempire Paesi e città di questi nuovi arrivi.
Per quello che concerne Bressanone io non ce l’ho con l’assessore Leitner o con il sindaco Brunner, costretti dalla politica di cui sopra, ma l’ho detto tante volte, la SVP non deve essere sempre sotto ricatto del PD ed i propri amministratori locali devono iniziare a tirare fuori gli attributi e a dire di NO per i propri cittadini. Il partito di raccolta sudtirolese deve tornare a lavorare per gli autoctoni!
Detto questo, ribadisco che noi della Lega siamo fortemente contrari all’arrivo anche di uno solo dei sessanta profughi, anzi chiediamo immediatamente di rimandare a casa quelli già presenti, di adottare politiche concrete contro l’accattonaggio, soprattutto se molesto!
Massimo Bessone
Commissario della Lega Alto Adige – Südtirol
Consigliere Comunale della Lega di Bressanone