Avviato il progetto di edizione e digitalizzazione del Catasto franceschino. Bessone: “Con questo progetto continuiamo a sviluppare, all’insegna della trasparenza, i servizi già ben funzionanti della Ripartizione Libro fondiario”
Catasto e Libro fondiario, introdotti dall’Impero austro-ungarico, sono in vigore ancora oggi in Alto Adige. Un tempo erano basati su mappe e libri cartacei, oggi sono completamente digitalizzati. Il Catasto, introdotto dall’Imperatore Francesco I nel 1817, e poi il Libro fondiario, attivato oltre 100 anni fa, sono due istituti collegati. “Il Libro fondiario e il catasto sono le basi dello sviluppo economico di un territorio, perché assicurano la certezza del diritto nel campo del patrimonio” spiega l’Assessore provinciale al Libro fondiario e Catasto, Massimo Bessone.
Progetto di edizione e digitalizzazione del catasto Franceschino
Il progetto consiste nell’analisi sistematica e nell’elaborazione dei documenti del catasto franceschino che comprende tutto il territorio dell’ex Monarchia asburgica, per l’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino attraverso l’applicazione di una metodologia, che è stata sviluppata nell’ambito del progetto “faro” dell’Università di Innsbruck, finanziato dal Tirolo con fondi UE. I cittadini potranno consultare la collezione di documenti. “Con questo progetto continuiamo a sviluppare, all’insegna della trasparenza, i servizi già ben funzionanti della Ripartizione libro fondiario, catasto fondiario e urbano. Già ora i cittadini possono accedere comodamente da casa alla piattaforma online e alla banca dati” sottolinea Bessone. Il nuovo progetto permette di collegare protocolli e mappe con l’aiuto del software denominato “Transkribus” e con un’ampia partecipazione pubblica (Citizen Science).
Allo sviluppo del progetto collaborano l’Università di Innsbruck, gli Archivi provinciali di Bolzano, Innsbruck e Trento, l’Ufficio federale di metrologia e misurazione (Innsbruck/Vienna), il Servizio del Catasto di Trento e il “Bildungsforum Tirol”. La Provincia di Bolzano cofinanzierà il progetto con un importo di 200 mila euro distribuiti su tre anni.
La digitalizzazione di catasto e libro fondiario è stata concretamente avviata in Provincia di Bolzano a partire dagli anni ’90. Le mappe storiche sono state scansionate e sono già disponibili in formato digitale. La scansione degli altri atti d’impianto è prevista per il 2023. Uno dei 246 Comuni catastali verrà scansionato già quest’anno per poter testare le procedure in fase di allestimento.