La presidentessa Laura Boldrini a Bolzano. Bessone: “Alle donne servono fatti, non sostantivi.”
Dai mass media apprendo che il 20 gennaio la presidentessa della Camera, Laura Boldrini, sarà a Bolzano per lanciare la candidatura del suo movimento “Liberi ed uguali”. Premetto che è giusto che la stessa, come ogni leader politico, faccia una sua visita in Provincia per sponsorizzare la sua immagine ed il suo movimento in questo periodo preelettorale. Mi fa sorridere, però, che una persona che con il suo fare politico ha imposto ai cittadini italiani di ospitare migliaia e migliaia di migranti possa far parte di un movimento che si chiama “Liberi ed uguali”.
Grazie a quanto fatto, in materia d’immigrazione, da questi ultimi governi, stiamo perdendo qualsiasi libertà, e le donne, Bolzano non fa eccezione, non sono quasi più libere di farsi un giro la sera per la città da sole. Anche le persone e le culture tanto amate dalla presidentessa, di libero, soprattutto per le donne hanno ben poco. Perfino sull’uguali avrei seri dubbi, perché non chi gira quotidianamente con una nutrita scorta di agenti di Polizia, ma le persone meno abbienti costrette a vivere nei condomini più periferici o nelle case agevolate, pagano il prezzo più alto di queste ingiustizie, di questi errori, di questa disugualità.
Insomma presto potremo conoscere da vicino la donna che, sulla carta, ha dato l’uguaglianza alla donna impiegando tante delle sue energie per coniugare qualsiasi sostantivo al femminile, dimenticandosi però di leggi, diritti, tutele che alle stesse avrebbero dato libertà e fatti, non parole!
Dunque benvenuta presidentessa in Alto Adige!
Bene che tu ti sia ricordata anche di Bolzano e degli Italiani, male che tu lo abbia fatto solo nel periodo preelettorale.
Massimo Bessone
Commissario Lega Alto Adige – Südtirol