Provincia, Soprintendenza ai beni culturali e Comune di Caldaro predisporranno nuovo progetto di utilizzo della Residenza Buol a Caldaro. Bessone: ” Valuteremo i possibili impieghi della struttura al fine di predisporre un nuovo progetto per il futuro utilizzo del complesso”
La Residenza Buol, in via Andreas Hofer 1 a Caldaro paese, anche detta Buol-Biegeleben, è uno degli edifici storici più rilevanti fra quelli di proprietà della Provincia, come evidenzia una ricerca scientifica. In vista del suo futuro utilizzo, il presidente della Provincia Arno Kompatscher, e gli assessori provinciali Maria Hochgruber Kuenzer (sviluppo del territorio e beni culturali) e Massimo Bessone (Edilizia e Patrimonio) assieme alla sindaca di Caldaro Gertrud Benin Bernard, alla soprintendente ai beni culturali Karin Dalla Torre e al direttore della Ripartizione patrimonio Daniel Bedin, in questi giorni hanno compiuto un sopralluogo per verificare le condizioni del palazzo.
L’edificio sotto tutela non è a rischio
“La residenza non è a rischio di decadimento, il suo stato di conservazione è relativamente buono”, hanno concordato i membri della Giunta provinciale, che hanno convenuto sul fatto che non possa essere classificata quale edificio sotto tutela a rischio. Il nucleo medievale del palazzo fu ampliato e corredato di elementi di elevato pregio. La Provincia, dopo l’acquisto ha eseguito vari interventi di manutenzione e dotato la Residenza Buol di una nuova copertura. Il palazzo è sigillato e protetto da eventuali atti vandalici.
Valutazione congiunta dei possibili utilizzi
Attualmente la Residenza Buol purtroppo non è utilizzata. Per tale ragione nel corso del sopralluogo si è concordato che la Ripartizione sviluppo del territorio, la Ripartizione patrimonio e la Soprintendenza ai beni culturali assieme al Comune di Caldaro valuteranno i possibili impieghi della struttura al fine di predisporre elaboreranno congiuntamente un nuovo progetto per il futuro utilizzo del complesso.